Antonio Leo (notoalieno/aliasleo/artleo/al/art...) nasce in Salento, a Veglie, una piccola cittadina venti chilometri a ovest di Lecce, il 19 ottobre 1962. Frequenta il Liceo Artistico di Lecce con Romano Sambati. Nell'estate del 1979 lavora con lo scultore Nino Rollo. Nel 1980 si iscrive alla facoltà di Architettura di Roma che abbandona diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Lecce con una tesi sulla “morte dell’arte”. Tra i suoi docenti, Franco Perrelli (sceneggiatore, critico teatrale, curatore e traduttore delle opere di Strindberg), il fotografo Pierluigi Bolognini, il critico d’arte Antonio Basile. Con quest’ultimo approfondisce gli aspetti deformanti e snaturanti del mercato dell’arte, maturando, nei confronti della «cerchia degli addetti ai lavori», un sospetto che lo terrà sempre distante dalle tradizionali logiche di mercato.
Dal 1987 i suoi lavori coinvolgono sempre più la terza dimensione. I supporti rigidi sostituiscono la tradizionale tela, e le superfici si squarciano, o si sollevano in legni, pietre, pezzi di metallo. Ingranaggi arrugginiti di vecchi orologi, emergono dalle profondità. Dopo un'esperienza nell'imprenditoria del mobile e dell'arredamento di interni, nella quale introduce, tra i primi, la progettazione 3D, dal 1992 le sue opere esprimono un’estetica del dolore in cui l’aspetto carnale rimane l’unico afflato vitale. Riprende il tema degli “scorticati” sperimentando ancora una volta il rapporto di osmosi conflittuale tra profondità e superficie, interno e ed esterno, palese e celato. Cunei appuntiti si proiettano fuori dalle superfici, consigliando prudenza all’osservatore. In quell'anno incontra Emilio Mazzoli senza riuscire a coinvolgerlo nel suo progetto artistico in un momento in cui la galleria, con alle spalle i successi della Transavanguardia, preparava una mostra di Gian Marco Montesano.
Nel 1995 si trasferisce a Vicenza dove all'inizio si occupa prevalentemente di arredamento di interni, specializzandosi in progettazione e rendering 3D. Nel 1998 fonda WASART con l’obiettivo di dar vita a un movimento artistico che avesse Internet come centro di coesione e il corpo come principale oggetto di riflessione estetica firmando i suoi lavori con vari pseudonimi: Notoalieno, Aleo, AL&AW. Si occupa di web design con progetti ad alto impatto estetico e programmazione dinamica, e ottiene incarichi aziendali di direzione della produzione grafica e web.
Dal 2000 al 2002 tiene corsi di web design. Dal 2001 insegna Disegno e Storia dell'arte, e Arte e immagine nella scuola secondaria. Nel 2006 fonda una società di grafica e sviluppo web, progetta interfacce web, grafica, loghi, progetta e produce applicazioni web. L'attività artistica riguarda prevalentemente la fotografia, il disegno, l'arte digitale.
Dal 2020 con "l'Angelo Sterminatore", sui principali social, fornisce un contributo critico alla lettura delle dinamiche politiche e sociali di attualità, promuovendo il pensiero divergente e non omologato.